24 luglio, terzo giorno l´ora di solitudine
Riprendiamo i lavori, e prendiamo una decisione: le parole ci piacciono, e di immagini ne è pieno il paesaggio; useremo le parole.
Riproviamo con la scrittura di frasi rappresentative, ma Laura tira il freno. Torna il ricordo del nonno pastore e il racconto si fa dettagliato. La notte sui tratturi era un'esperienza: solitudine e paura che provenivano dal buio. Un buio profondo, dove il nero è un po´ più nero.
Diamo quindi un taglio più emotivo alle nostre parole, ricordi di pastori che immaginiamo soltanto: traversate di intere giornate, soste sotto gli alberi, notti di speranza, terre battute, letture intorno al fuoco, lasciare casa con una promessa, tornare a casa con un sorriso.